La presa del potere da parte di Mussolini
Alcune settimane fa, rispondendo,
su Sette, a un lettore che aveva definito legale e parlamentare l'avvento al
potere di Mussolini, lei aveva invece definito violenta la conquista del potere
da parte fascista con la Marcia su Roma Mi spiace dover replicare che era esatta
l’affermazione del lettore in quanto le squadre fasciste furono fermate a
decine di chilometri dalla Capitale, ed entrarono pacificamente a Roma, a
Governo già costituito, il 31 ottobre, sfilando da Piazza dei Popolo al
Quirinale, e ripartendo nella serata con i treni speciali appositamente
organizzati. La crisi di governo apertasi con le dimissioni dell'on. Facta il
27 ottobre, era stata risolta con l'incarico di formare il nuovo Governo,
affidato dal Re, sentiti i
Presidenti Camera e Senato e altre personalità, all'on. Mussolini dopo che era fallito il tentativo di Salandra ed essendo Giolitti osteggiato dal Partito Popolare di Don Sturzo. Cosi ottenuto regolarmente il mandato Mussolini formò un governo di larga coalizione, dove erano presenti ministri e sottosegretari dei Partito popolare, fra i quali l’allora giovane Giovanni Gronchi, demosociali, liberali e indipendenti, per cui presentatosi alla Camera dei Deputati, presieduta da Enrico De Nicola, dopo il consueto dibattito ottenne la fiducia con 306 voti favorevoli, 116 contrari e 7 astenuti. Questa è storia inconfutabile. Il mito della marcia fu creato a posteriori dal fascismo già affermatosi per dare una immagine gloriosa della sua nascita e di questo vi è testimonianza e documentazione autorevole in un libro uscito nel 2012 dal titolo Mussolini a pieni voti , di Aldo Mola (edizioni del Capricorno), e anche nel recentissimo volume Dittatura e Monarchia, di Domenico Fisichella (editore Carocci). Ho citato questi due libri per chi voglia approfondire l'argomento e non voglia supinamente accettare la “vulgata" della presa dei potere di Mussolini.
Presidenti Camera e Senato e altre personalità, all'on. Mussolini dopo che era fallito il tentativo di Salandra ed essendo Giolitti osteggiato dal Partito Popolare di Don Sturzo. Cosi ottenuto regolarmente il mandato Mussolini formò un governo di larga coalizione, dove erano presenti ministri e sottosegretari dei Partito popolare, fra i quali l’allora giovane Giovanni Gronchi, demosociali, liberali e indipendenti, per cui presentatosi alla Camera dei Deputati, presieduta da Enrico De Nicola, dopo il consueto dibattito ottenne la fiducia con 306 voti favorevoli, 116 contrari e 7 astenuti. Questa è storia inconfutabile. Il mito della marcia fu creato a posteriori dal fascismo già affermatosi per dare una immagine gloriosa della sua nascita e di questo vi è testimonianza e documentazione autorevole in un libro uscito nel 2012 dal titolo Mussolini a pieni voti , di Aldo Mola (edizioni del Capricorno), e anche nel recentissimo volume Dittatura e Monarchia, di Domenico Fisichella (editore Carocci). Ho citato questi due libri per chi voglia approfondire l'argomento e non voglia supinamente accettare la “vulgata" della presa dei potere di Mussolini.
dr. ing. Domenico Giglio
Gentile Domenico, non le citerò la
bibliografia che sostiene la presa del potere da parte di Mussolini non
democratica: occorrerebbero tre numeri di Sette. Seguendo il suo discorso, le
faccio notare che una pistola puntata alla tempia, anche se non spara, è sempre
una minaccia. E non bastasse, la invito a leggere un qualsiasi storico serio
che ricostruisca il delitto Matteotti (1924) e ciò che è avvenuto subito dopo.
Nota dello staff
Risposta non pertinente ci permettiamo di commentare: davanti ai numeri si risponde con i numeri e non con i paragoni.
Bravo Ingegnere!
Nessun commento:
Posta un commento