NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 30 aprile 2014

L'ingegnere Domenico Giglio su "Sette" del Corriere della Sera

La presa del potere da parte di Mussolini


Alcune settimane fa, rispondendo, su Sette, a un lettore che aveva definito legale e parlamentare l'avvento al potere di Mussolini, lei aveva invece definito violenta la conquista del potere da parte fascista con la Marcia su Roma Mi spiace dover replicare che era esatta l’affermazione del lettore in quanto le squadre fasciste furono fermate a decine di chilometri dalla Capitale, ed entrarono pacificamente a Roma, a Governo già costituito, il 31 ottobre, sfilando da Piazza dei Popolo al Quirinale, e ripartendo nella serata con i treni speciali appositamente organizzati. La crisi di governo apertasi con le dimissioni dell'on. Facta il 27 ottobre, era stata risolta con l'incarico di formare il nuovo Governo, affidato dal Re, sentiti i
Presidenti Camera e Senato e altre personalità, all'on. Mussolini dopo che era fallito il tentativo di Salandra ed essendo Giolitti osteggiato dal Partito Popolare di Don Sturzo. Cosi ottenuto regolarmente il mandato Mussolini formò un governo di larga coalizione, dove erano presenti ministri e sottosegretari dei Partito popolare, fra i quali l’allora giovane Giovanni Gronchi, demosociali, liberali e indipendenti, per cui presentatosi alla Camera dei Deputati, presieduta da Enrico De Nicola, dopo il consueto dibattito ottenne la fiducia con 306 voti favorevoli, 116 contrari e 7 astenuti. Questa è storia inconfutabile. Il mito della marcia fu creato a posteriori dal fascismo già affermatosi per dare una immagine gloriosa della sua nascita e di questo vi è testimonianza e documentazione autorevole in un libro uscito nel 2012 dal titolo Mussolini a pieni voti , di Aldo Mola (edizioni del Capricorno), e anche nel recentissimo volume Dittatura e Monarchia, di Domenico Fisichella (editore Carocci). Ho citato questi due libri per chi voglia approfondire l'argomento e non voglia supinamente accettare la “vulgata" della presa dei potere di Mussolini.

 dr. ing. Domenico Giglio


Gentile Domenico, non le citerò la bibliografia che sostiene la presa del potere da parte di Mussolini non democratica: occorrerebbero tre numeri di Sette. Seguendo il suo discorso, le faccio notare che una pistola puntata alla tempia, anche se non spara, è sempre una minaccia. E non bastasse, la invito a leggere un qualsiasi storico serio che ricostruisca il delitto Matteotti (1924) e ciò che è avvenuto subito dopo.

Nota dello staff
Risposta non pertinente ci permettiamo di commentare: davanti ai numeri si risponde con i numeri e non con i paragoni.
Bravo Ingegnere!

Nessun commento:

Posta un commento