Dal Corriere della Sera
L'articolo «il declino di Juan Carlos e l'ombra dell'abdicazione» (Corriere, 25 febbraio) contiene una serie di inesattezze.
1) E' inesatto affermare che la monarchia in Spagna fu «inaspettata mente riportata» nel 1975. Già nel 1947 una legge proclamava la Spagna monarchia, conferendo al caudillo Francisco Franco il compito di designarne il sovrano, cosa che avvenne nel 1969, con il conferimento al principe Juan Carlos della qualifica di erede al trono.
2) E' inesatta l'affermazione (a commento detta fotografia) che Alfonso Xiii «firmò la rinuncia ai diritti dinastici nel 1931». Alfonso XIII rinunciò a tali diritti il 15 gennaio 1941. poco prima di morire, designando il figlio quintogenito Juan a succedergli.
3) E' inesatta l'affermazione (a commento della fotografia) che Francisco Franco costrinse Don Juan «ad abdicare in favore del figlio nel 1977». Franco mori nel 1975 e Don Juan - che non aveva mai voluto rinunciare ai suoi diritti in vita dei dittatore - vi rinunciò spontaneamente in favore di suo figlio nel 1977, due anni dopo la morte di Franco.
4) E' inesatta l'affermazione che Juan Carlos «aveva sparato e ucciso il fratello maggiore, legittimo erede al trono». L'Infante Don Alfonso, nato a Roma il 31 ottobre 1941, ucciso accidentalmente da Juan Carlos all'Estoril il 29 marzo 1956, era di tre anni minore di Juan Carlos.
Leonardo Visconti di Modrone, Roma
Leonardo Visconti di Modrone, già ambasciatore d'Italia in Spagna ed erede di un'antica nobiltà, sa di cosa parlo. I suoi appunti dipingono però una realtà formale e non fattuale. I Borbone spagnoli, incapaci di evitare la crisi che portò alla terribile Guerra Civile, avevano perso il trono e il diritto (morale) a difenderlo nel 1931. La «restaurazione» avvenne per esclusiva decisione dei dittatore Francisco Franco. La dimostrazione sta nel fatto, umiliante per aristocratici e non, che Don Juan rinunciò ai suoi inutili «diritti dinastici» a favore di un figlio che già da due anni era re di Spagna per volere dei caudillo.
Infine è invece verissimo, come già rettificato ieri, che Juan Carlos aveva tre anni più del povero Alfonsino quando lo uccise. Su questo scienze araldiche e realtà storica non confliggono.
Andrea Nicastro
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