di Emilio Del Bel Belluz
ll 23 settembre 2025 sono passati
cent’anni dal matrimonio celebrato a Roma della principessa Mafalda di Savoia,
figlia del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, e Il principe Filippo
d’Assia. Non so se i giornali dedicheranno un cenno a questo evento. Ai tempi
in cui frequentavo la facoltà di Legge a Trieste, un caro amico mi donò una fot
o
incorniciata degli sposi Mafalda e Filippo. L’aveva trovata nella sua casa, e
apparteneva ad una sua parente che aveva una grande ammirazione per la
principessa Mafalda. La foto ritraeva gli sposi, davanti ad una scalinata,
ornata di fiori: il principe Filippo con la sua elegante
divisa e la bella sposa con un raffinato vestito bianco. In
quel giorno, di cent’ anni, fa la famiglia dei Savoia non avrebbe mai pensato
che alla figlia le fosse riservato un destino crudele che l’avrebbe strappata
alla vita. La Regina Elena augurava agli sposi un futuro sereno e ricco di
soddisfazioni. Ma la vita non regala nulla, neppure a coloro che la
sorte ha fatto nascere in una famiglia nobile. Mafalda che dal suo matrimonio
ebbe quattro figli, morì in un campo di concentramento tedesco, vittima dei bombardamenti
anglo-americani. La buona Mafalda non ebbe la possibilità di poter rivedere la sua
famiglia: i figli, il marito e i genitori. La Famiglia Reale non avrebbe mai
pensato che accadesse questo. In un giornale degli anni cinquanta veniva
descritta da Enrico Rota la preparazione del matrimonio e l’impegno che vide la
mamma Elena nell’ organizzare l’evento.
“Il 23 settembre 1925 Mafalda
si sposò a Racconigi: il settembre piemontese fece da cornice al più suggestivo
e più intimo dei matrimoni dei principi, che fu opera personale della Regina
Elena. Fin dalla prime settimane di settembre, un esercito di tappezzieri,
falegnami, e muratori aveva invaso la quieta residenza estiva dei Savoia, la
Regina soprintendeva con giovanile entusiasmo a tutti quei lavori: le sembrava
che la cerimonia, se fosse stata preparata da Lei sarebbe stata un buon augurio
per la sposa …”.
A Mafalda invece fu riservato un
destino crudele. Il 28 agosto 1944 la sua vita si spegnava, e raggiungeva il
buon Dio. Lasciava quattro figli, e il marito. La Regina Elena non poté mai
piangere sulla sua tomba. Mafalda di Savoia è ricordata come una moglie e
madre esemplare, nonché per la sua dedizione nel soccorrere con abnegazione le
persone bisognose.
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