NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 22 settembre 2025

Un ricordo a cent’anni dal matrimonio di Mafalda di Savoia con Filippo d’Assia

di Emilio Del Bel Belluz


ll 23 settembre 2025 sono passati cent’anni dal matrimonio celebrato a Roma della principessa Mafalda di Savoia, figlia del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, e Il principe Filippo d’Assia. Non so se i giornali dedicheranno un cenno a questo evento. Ai tempi in cui frequentavo la facoltà di Legge a Trieste, un caro amico mi donò una fot
o incorniciata degli sposi Mafalda e Filippo. L’aveva trovata nella sua casa, e apparteneva ad una sua parente che aveva una grande ammirazione per la principessa Mafalda. La foto ritraeva gli sposi, davanti ad una scalinata, ornata di fiori: il principe   Filippo con la sua elegante   divisa e la bella sposa con un raffinato vestito bianco.  In quel giorno, di cent’ anni, fa la famiglia dei Savoia non avrebbe mai pensato che alla figlia le fosse riservato un destino crudele che l’avrebbe strappata alla vita. La Regina Elena augurava agli sposi un futuro sereno e ricco di soddisfazioni.   Ma la vita non regala nulla, neppure a coloro che la sorte ha fatto nascere in una famiglia nobile. Mafalda che dal suo matrimonio ebbe quattro figli, morì in un campo di concentramento tedesco, vittima dei bombardamenti anglo-americani. La buona Mafalda non ebbe la possibilità di poter rivedere la sua famiglia: i figli, il marito e i genitori. La Famiglia Reale non avrebbe mai pensato che accadesse questo. In un giornale degli anni cinquanta veniva descritta da Enrico Rota la preparazione del matrimonio e l’impegno che vide la mamma Elena nell’ organizzare l’evento.

 

 “Il 23 settembre 1925 Mafalda si sposò a Racconigi: il settembre piemontese fece da cornice al più suggestivo e più intimo dei matrimoni dei principi, che fu opera personale della Regina Elena. Fin dalla prime settimane di settembre, un esercito di tappezzieri, falegnami, e muratori aveva invaso la quieta residenza estiva dei Savoia, la Regina soprintendeva con giovanile entusiasmo a tutti quei lavori: le sembrava che la cerimonia, se fosse stata preparata da Lei sarebbe stata un buon augurio per la sposa …”.

 

A Mafalda invece fu riservato un destino crudele. Il 28 agosto 1944 la sua vita si spegnava, e raggiungeva il buon Dio. Lasciava quattro figli, e il marito. La Regina Elena non poté mai piangere sulla sua tomba.  Mafalda di Savoia è ricordata come una moglie e madre esemplare, nonché per la sua dedizione nel soccorrere con abnegazione le persone bisognose.

 

 

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento