NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 20 maggio 2024

INCONTRO A ROMA SU AMEDEO DI SAVOIA "UN ITALIANO DA RISCOPRIRE"

 




 

L'11 maggio è stato ricordato in una giornata a lui dedicata il Duca Amedeo di Savoia, Viceré d'Etiopia, Generale di Armata Aerea e M.O.V.M.

Nel quadro di questo incontro rievocativo e scientifico, sono stati anche ricordati il fratello Duca e Ammiraglio Aimone M.A.V.M. e il nipote Amedeo di Savoia V° Duca d'Aosta, scomparso 3 anni fa.

L'evento si è svolto al prestigioso Istituto San Leone Magno di Roma, una delle più antiche scuole cattoliche della capitale, da un comitato organizzatore presieduto dalla Dott.sa Anna Maria Menotti (discendente dell'eroe risorgimentale) che ha aperto i lavori con un breve e toccante discorso che ha riguardato la sua famiglia e la devozione d'essa alla Patria come valore supremo.

In precedenza c'è stata una funzione religiosa officiata dal Cappellano militare dell'Aeroporto di Centocelle di Roma. In un clima suggestivo nella Chiesa madredell'istituto sono state benedette le due bandiere nazionali quella del Regno e l'attuale.

In entrambe le occasioni ha partecipato una rappresentanza delle associazioni d'arma patrocinanti; la Presidenza Nazionale dell'Associazione Arma Aeronautica, la Federazione Romana del Nastro Azzurro e l'Associazione Nazionale del Fante.

Era presente anche una Rappresentanza del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri.

Al convegno dopo il saluto del Presidente Menotti, è stato letto un messaggio di S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, che ha riscosso molti applausi Tra il centinaio di partecipanti.

E' seguita la conversazione iniziata dal divulgatore storico Alessandro Mella che ha parlato della giovinezza dell'eroe, del suo ruolo di soldato e ufficiale nella Grande Guerra, sino alla sua carriera nella Regia Aeronautica.

Poi il Prof. Andrea Ungari Docente presso gli Atenei Luiss e Marconi di Roma ha illustrato la vita del personaggio nell'ultimo drammatico e storicamente decisivo periodo, della sua vita che va dalla nomina a Viceré d'Etiopia alla morte in prigionia durante la guerra nel 1942.

Sono stati esposti tentativi fatti da lui per migliorare le condizioni di vita in colonia e l'impegno profuso inutilmente per evitare l'ingresso dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale che sarebbe stata ferale per l'Impero che gli era stato affidato.

Accerchiato e male armato resistette un anno con iniziali successi e una difesa che convinse gli inglesi a concedergli (cosa tutt'altro che scontata) l'Onore delle Armi quando ormai nel ridotto dell'Amba Alagi compì la sua ultima e più alta missione, prima della prigionia dove morirà per malaria e tubercolosi.

Infine l'articolista del Giornale d'Italia Gabriele Gigliotti ha ricordato alcuni aspetti del carattere dell'eroe e del fratello Aimone , personaggio questo trascurato fin troppo dagli storici e che ebbe indiscussi meriti in campo tecnico- militare specialmente nella formazione dei mezzi d'assalto a cui contribuì prima e dopo l'ingresso dell'Italia in guerra e durante la Guerra di Liberazione che lo vide operante nella Regia Marina a Brindisi durante la prigionia di moglie e figlio precedentemente catturati dai nazisti.

La cerimonia si è conclusa con il ricordo degli ultimi istanti della vita di Amedeo (così come lo chiamavano i suoi soldati) che ha lasciato visibilmente commossi molti presenti.

 

Francesco Di Bartolomei

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