NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 22 agosto 2023

Carlo Alberto e lo Statuto Albertino

 


Carlo Alberto fu sovrano del Regno di Sardegna dal 1831 al 1849

di Pierluigi Mascaro e Gabriele Gigliotti


Carlo Alberto di Savoia Carignano…una figura estremamente complessa come del resto lo sono molti protagonisti della storia, non sono sufficienti di certo poche righe a descriverne la personalità e l’azione riformatrice, l’opera come sovrano sia dal punto di vista  politico che  militare e perfino l’aspetto spirituale caratterizzato da una profondo misticismo. E’ sufficiente consultare una voce enciclopedica per rendersi conto di quanto sia articolata la sua figura. Nato a Torino nel 1798 morto in esilio in Portogallo ad Oporto nel 1849 , la stessa nazione che vide  l’esilio dal 1946 dell’ultimo Re d’Italia Umberto II , Carlo Alberto fu sovrano del Regno di Sardegna dal 1831 al 1849. Attorno alla sua figura sono sorti  ampi dibattiti in sede storiografica , un personaggio contraddittorio probabilmente in quanto inserito in uno scenario internazionale  in continuo fermento e sul piano interno caratterizzato dalla veemente irruzione di nuove idee  politiche e sociali caratterizzate in primis da un  maggiore anelito di libertà. Non solo come re ma anche come uomo fu periodicamente in bilico tra un marcato conservatorismo volto a salvaguardare l’istituto monarchico e la plurisecolare dinastia sabauda ed al tempo stesso incline  verso le  nuove istanze. Giosuè Carducci lo definì “Italo Amleto” in considerazione di queste sue caratteristiche. Non casualmente a Roma la statua equestre opera dello scultore Raffaello Romanelli sita nei giardini pubblici dinnanzi la manica lunga del Quirinale lo ritrae con il capo reclinato in atteggiamento pensoso. Protagonista nel 1848 della Prima Guerra d’Indipendenza Italiana contro  le forze asburgiche dimostrò  audacia in battaglia, nel  combattimento  di Pastrengo  il 30 aprile del ‘48 il re si espose a pericoli tali da scatenare la reazione degli squadroni di carabinieri a cavallo addetti alla sua scorta che caricarono con slancio  il nemico ,  ancora oggi il fatto d’arme  viene rievocato nel celebre carosello del Reggimento Carabinieri a Cavallo in cui i militari  si gettano nella carica al grido di “Pastrengo!”


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Carlo Alberto e lo Statuto Albertino - Il Giornale d'Italia (ilgiornaleditalia.it)