NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 29 ottobre 2012

Arieccolo, il Guerri!



Si vede che al Giornale, quel giornale fondato dal monarchicissimo mai pentito che era Indro Montanelli, proprio non trovano di meglio. E' pur vero che di storici dalle nostre parti non abbonda, tutti uniformati al dogma/feticcio della trinità laica di resistenza, referendum e costituzione, ma insomma... E' ancora il giornale di Mario Cervi. Ci sarebbe Perfetti.

E invece sempre con questo Giordano Bruno Guerri che addirittura concede con sussiego che Umberto II e Maria José meritino dei viali sperduti in un parco (già di loro proprietà) in quanto non furono traditori.

Ma complimentoni! Ma grazie! Ma troppo onore fa costui alla storia d'Italia.

Ci scusi, Signor Guerri, e quando mai qualcuno ha potuto muovere a Re Umberto II l'accusa di essere un traditore? Forse qualche repubblichino invasato (i quali peraltro non ci stanno antipatici) che magari le sarà anche più simpatico perché repubblicano come lei? 
E chi altri muove questa accusa che le consente di titolare in siffatto modo un articolo come il suo?

"Un bel posto insomma, che non verrà molto turbato dall'intitolazione di un largo e di un viale (senza case) al re Umberto II e a sua moglie, la regina Maria José."

Infatti no. Qui l'unico turbato ci pare che sia lei che si erge, non richiesto, ad avvocato difensore del nulla.

"La stessa strada che fecero i Savoia per fuggire indecorosamente e indegnamente da Roma l'8 settembre 1943. È proprio per l'8 settembre, più che per la lunga alleanza con il fascismo, che i Savoia non sono ancora stati perdonati del tutto dagli italiani." 

Errore, caro il mio STORICO. Errore. La "teoria delle auto che salvò la continuità dello Stato" nel momento del disastro prese la Via Tiburtina e infatti si fermarono al castello di Crecchio.
Che c'è? Non c'è scritto negli archivi del Vittoriale? O è solo l'ennesima svista quando si parla di Re Umberto II?

"E lì il 25 luglio 1943 fece arrestare - con stile affatto regale, in casa propria - il capo del governo Benito Mussolini, andato a conferire." 

Le cronache dei tempi sono concordi nel dire che il 25 luglio trascorse senza che un solo colpo di pistola fosse sparato. Forse il Re non agì così male, nel supremo interesse della Nazione, che travalicava i suoi doveri di ospitalità ed anche quelli di padre nei confronti della figlia Mafalda  che, per non avere avuto adeguate informazioni l'8 settembre cadde nelle mani dei nazisti e vi morì.
Ella avrebbe saputo fare di meglio, Signor Guerri? Certo a 70 anni di distanza sicuramente si possono fare delle belle pensate. Intanto la traumatica successione di Mussolini dopo 21 anni non fu un disastro. Anzi fu festa di popolo.

"Siamo pure comprensivi verso sua moglie Maria José".

Ma Lei è davvero troppo buono, Signor Guerri, cosa ha mangiato stamane? Pane e nutella, che ha messo da parte la sua consueta acidità? 
Ne mangi più spesso.
Ma non lo faccia prima di scrivere del Re.
Lo faccia invece.

Ps il "capolavoro" del signore con il basso ph è leggibile al seguente link:

http://www.ilgiornale.it/news/interni/umberto-ii-e-maria-jos-se-meritano-non-furono-traditori-850633.html



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